Continua la guerra tra Russia e Ucraina, 20 droni sono stati sganciati nel centro di Kiev durante la notte.
Ancora attacchi in Ucraina. Ad oggi siamo al 298° giorno di guerra con la Russia. Durante la nottata di ieri, 18 dicembre, si sono verificati diversi attacchi di droni russi su Kiev, la capitale dell’Ucraina. Due forti esplosioni son risuonate durante la notte nella parte più centrale della capitale ucraina.
Le esplosioni
La notizia è giunta attraverso una comunicazione su Telegram del governatore dell’Oblast di Kiev, Oleksiy Kuleba. Stando a quanto riferito dal governatore di Kiev, le esplosioni avrebbero provocato diversi danni ad alcune case e infrastrutture pubbliche.
Le esplosioni di stanotte seguono di poco le esplosioni si sono verificate nei distretti centrali di Solomyanskyi e Shevchenkivskyi. Lo aveva riferito il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. Stando a quanto riferito dall’amministrazione comunale di Kiev più di 20 droni di fabbricazione iraniana sono stati rilevati nello spazio aereo della capitale. È stato inoltre riferito che, almeno 15 di questi, sono stati abbattuti.
La mattina del 19 dicembre inizia con l’eco degli allarmi anti-aereo che risuonano per le città ucraine. Le zone in allerta comprendono le regioni di Vinnytsia, Poltava, Kharkiv, Cherkassy, Donetsk, Dnipro, Kirovograd, Nikolayev e Zaporizhzhia.
Il ripristino dell’elettricità a Kiev
Nel frattempo è arrivata una buona notizia dall’Ucraina: nella capitale, Kiev, è stato ripristinato il sistema per il riscaldamento. Migliaia di famiglie potranno finalmente scaldarsi durante l’inverno. Lo ha riferito il sindaco della capitale. Ha riferito che in seguito agli ultimi bombardamenti che hanno causato un blackout generale, sono finalmente state ripristinate le infrastrutture che forniscono l’elettricità.
La situazione è tesa. L’Unione europea è intenzionata a promulgare un nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, che sembra non prendere bene la notizia. Quest’ultima è infatti intervenuta asserendo che le sanzioni in questione “avranno l’effetto di aggravare i problemi socioeconomici nella stessa Ue”.
